Le piccole grandi storie di Laura Bonelli

piccole-storie-cover[1]Io Laura Bonelli la conosco.

La conosco dal 2010 quando, al termine di un contest online, i nostri racconti furono pubblicati sull’antologia Virtù e peccato edita da Arpanet.

Il titolo di quella storia era La sostanza della fedeltà due pagine per raccontare una storia d’amore profondo con un linguaggio leggero e fulminante.

Incontrandola di persona alle presentazioni di quell’antologia ebbi modo di capire quanto quel racconto fosse una sintesi efficacie della sua personalità.

Ecco perché con Le piccole storie dei sette giorni, Laura Bonelli mi ha lasciato spiazzato.

Piacevolmente.

L’antologia, questa volta tutta sua, contiene sette racconti attraverso i quali Laura Bonelli ci mostra come sa scrivere della vita stando alla larga dai cliché.

I generi non sembrano per lei essere un problema: tra storie che potremmo definire mainstream ne troviamo altre di fantascienza, noir o, fatto incredibile per chi si spaccia come “fifona”, horror; ognuna ovviamente con la propria dose di sentimento.

Ma la griffe che Laura Bonelli appone a ognuno dei racconti è l’ironia, un’ ironia mai irridente, spesso amara sempre, portatrice di riflessioni che inevitabilmente prolungano le vite dei racconti oltre l’ultima riga.

416801_2714263626928_572224024_n[1]Non fatevi ingannare dal titolo che strizza l’occhio al calendario, tra le pagine del libro non troverete né lunedì, né martedì, né domeniche, ma sette giorni di vite qualsiasi, di personaggi che potreste etichettare come surreali ma che alla fine dimostreranno tutta la propria tridimensionalità.

 

Piccole storie dei sette giorni

di Laura Bonelli

Graphofeel edizioni

pagg. 91

Euro 10,00

 

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